Lettera di Don Giovanni Amico, 31 marzo 2020

Carissimi fratelli e sorelle,

“Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore (Rm 8, 35. 37-39).”

Vi scrivo, introducendomi con le parole di San Paolo, per un saluto affettuoso, che possa raggiungere (spero) tanti di voi e far avvertire la mia presenza accanto a voi e alle vostre famiglie. Il mio costante pensiero, infatti, tra le numerose faccende e burocrazie sempre più incalzanti, per la gestione del Centro “Sereni”, sono per ciascuno di voi. Mi mancate! E, ogni Celebrazione, mi porta ad immaginarvi tutti davanti all’altare, dove celebro coi miei confratelli e con alcuni buoni figli del Centro. Niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore di Cristo Signore: per questo siete tutti presenti, anche se non fisicamente, davanti al miracolo dell’amore di Cristo, che ogni giorno continua a ripetersi sull’altare. Lo Spirito Santo poi,fa di noi una sola famiglia, radunata intorno all’altare del Sacrificio eucaristico, dove offro ogni giorno per voi la Celebrazione. Vi ringrazio per i messaggi di vicinanza e di premura con cui vi informate sulla situazione del nostro Centro, dei ragazzi e di ciascuno di noi.

I buoni figli, che chiedono sempre di voi, pregano perché tutto questo finisca quanto prima! Vi racconto l’ultimo dei tantissimi episodi che mi capitano ogni giorno. Dopo la Messa di ieri sera Mauro, quasi trascinandomi, mi ha condotto davanti all’immagine della nostra Madonna e mi ha detto: “Aiutami a chiederle che finisca tutto questo male!”. Commosso, gli ho detto: “Va bene! Chiediamolo!”. E lui: “Madonnina, fa che finisca presto questa brutta malattia, perché mi mancano tutti gli amici. Te lo chiedo perché sei mia mamma”. Le lacrime scendevano copiose sul mio volto e lui, preso dal dispiacere, ha continuato con la Vergine: “Vedi? Anche Giovanni è triste!”. Mauro mi ha detto che voleva essere aiutato a pregare, ma in fondo è lui, con tutti gli altri ragazzi del Don Guanella, che pregano con intensità ogni giorno, ad aiutare la nostra preghiera. Stiamo certi di questo!

Le stringenti, ma necessarie, norme che ci impediscono di incontrarci fisicamente,si protrarrano sicuramente fino alla data di Pasqua (il 12 aprile p.v.). Va da sé che le celebrazioni previste saranno effettuate a porte chiuse. Dunque la nostra preghiera non si deve fermare! Da casa potrete seguire le celebrazioni in diretta, come già molti fanno, tramite il profilo FaceBook della nostra Unita Pastorale 17 (così si chiama), dove vengono comunicati gli appuntamenti quotidiani. Questo il link: facebook.com/unita.pastorale.528.

Ribadisco il programma settimanale, che andrà avanti fino alla fine dell’emergenza:

  • ogni giorno ore 18:00 Santo Rosario e Santa Messa e supplica alla Vergine;
  • ogni lunedì, dalle 10:00 alle 13:00 Adorazione Eucaristica;
  • ogni martedì ore 21:00 Catechesi Quaresimale sui “Vizi capitali”;
  • ogni sabato ore 21:00 preghiera “La carezza di Maria”;
  • ogni sabato e domenica ore 11:30 Santo Rosario e Santa Messa.

Tutti i giorni invio una meditazione (della durata di massimo 10-11 minuti) sulla Parola quotidiana, attraverso un file audio, nei vari gruppi WhatsApp della parrocchia. Invito ancora, chi non avesse accesso ai gruppi WhatsWpp, e desidera ricevere questa meditazione, a richiederla inviando un messaggio privato al seguente numero: 348 3140600. L’impegno poi è quello di condividere la meditazione con altri contatti personali, che potrebbero giovare ascoltando una breve esortazione quotidiana.

In allegato alla presente lettera trovate due sussidi:
il primo preparato dall’Ufficio Liturgico della nostra Curia Diocesana, per vivere al meglio il “Triduo Pasquale in Famiglia”, con i testi e le Letture bibliche di riferimento; l’altro preparato dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Due strumenti preziosi che potrete stampare e condividere anche con chi, soprattutto tra gli anziani, non è raggiunto dalla posta elettronica.

Coraggio, fratelli e sorelle! Il Giovedì Santo ci ricorderà quanto Dio ci ama, fino a “farsi mangiare” da noi (anche se dobbiamo ancora per qualche tempo privarci della Comunione sacramentale); il Venerdì Santo ci mostrerà l’amore profondamente radicale di Dio, che si lascia “uccidere d’amore”; il Sabato Santo ci svelerà che nessuna sofferenza dura per sempre, ma è destinata a fare spazio alla gioia della Vita vera, quella che non muore più. Come dicevo la volta scorsa, sarà una Pasqua diversa quella di quest’anno, perché ci troverà diversi nel cuore: un cuore cambiato in meglio e desideroso di vivere la comunione e l’amore fraterno: la sintesi di tutto il Vangelo di Gesù.

Approfitto per comunicare alle catechiste, alle famiglie e ai fanciulli interessati, dietro indicazione della Conferenza Episcopale Umbra, che la data prevista per la Prima Comunione (per noi il 10 maggio) sarà necessariamente rinviata al nuovo anno pastorale. Decideremo in seguito la data.
Un caro saluto a tutti voi! Vi porto tutti nel cuore e su tutti invoco la benedizione del Signore per intercessione di Maria, Madre della divina Provvidenza.

Vostro, Don Giovanni

>> LINK al libro “Forti nella Tribolazione”

>> SCARICA il Libretto del Triduo Pasquale