San Fortunato di Todi
Dal Martirologio Romano, come riferisce il Papa San Gregorio Magno: “A Todi in Umbria, San Fortunato vescovo, rifulse di immensa virtù nel prestare assistenza ai malati.”
Le storie, le situazioni e gli eventi sono quelli di un tempo lontano e di una realtà che ormai forse non esiste più. I protagonisti ormai appartengono alla nostra infanzia e alla nostra gioventù.
La vita si svolgeva nelle nostre campagne, dove tutto era fatica ed ogni risultato era ottenuto con grandi sacrifici. Ma c’erano anche momenti di gioia, la festa della domenica, un matrimonio o il semplice piacere di stare insieme in una piccola comunità in cui tutti si conoscono e sono pronti a darsi una mano a vicenda.
Dal Martirologio Romano, come riferisce il Papa San Gregorio Magno: “A Todi in Umbria, San Fortunato vescovo, rifulse di immensa virtù nel prestare assistenza ai malati.”
Sulla parete latera, esternamente alla Chiesa di San Fortunato della Collina, sono collocate le lastre dei caduti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.
Il crocifisso è uno dei simboli più importanti del Cristianesimo. Gesù, morendo su di esso, ha rovesciato il senso della croce: da simbolo di morte lo ha reso segno dell’Amore di Dio e simbolo della nostra fede. Dare la vita per salvare altri è l’atto umano più nobile. A devozione, la gente di San Fortunato della Collina, ogni cinque anni, porta in processione per tutta la parrocchia il crocifisso benedetto da Padre Pio da Pietralcina.
Un video che racconta la storia delle Campane della Chiesa di San Fortunato della Collina.
In occasione della Sagra del Paese, Don Giovanni ha voluto condividere e spiegare ai i suoi Parrocchiani il significato della comunione, dell’ospitalità e dell’accoglienza della Sagra.