Appena fuori Perugia, sul crinale che separa la valle del torrente Genna dalla piana del Tevere, lungo la via Marscianese, sorge San Martino Delfico, piccola frazione di Perugia. La chiesa si pone come elemento di divisorio tra le abitazioni da un lato e dall’altro la grande villa Alfani Silvestri del Settecento, originariamente di proprietà dei conti Donnini, che con i suoi corpi di fabbrica confina con la chiesa.
L’edificio ecclesiastico si rivolge ad oriente verso Perugia, con la facciata parallela alla strada. Il campanile è posto sul lato sinistro e insieme al grande corpo dell’aula liturgica, risultano ben visibili da tutta l’area circostante, caratteristica questa di molte chiese sorte in territori agresti, per essere punto di riferimento sia visivo e sia sonoro, con lo scandire del tempo con le sue campane.
STRUTTURA
La chiesa si presenta a croce latina con abside sul fondo, con l’ingresso schermato per mezzo di una bussola in legno. Nella prima campata sono predisposti dentro due simmetrici archi ciechi due piccoli confessionali in legno dipinti in bianco e verde. Nella seconda si aprono due cappelle antecedute da un pluteo marmoreo con altare sul fondo, entrambi dedicati alla Madonna. Nella terza, corrispondente praticamente al presbiterio, si trova la mensa posta davanti ad una balaustra posta sopra un gradino che antecede la piccola campata posta prima dell’abside, area rialzata di un ulteriore gradino in cui sono posizioni sul fondo le canne dell’organo e davanti l’altare in marmo, sormontato da candelabri e da una croce astile. Nella terza campata a sinistra si trova un ingresso, così come nella successiva campata dove anche di fronte si apre una più piccola porta.
La facciate principale, in laterizio a vista e con ornamenti e modanature realizzate per mezzo di formelle secondo lo stile leonino, ha il timpano così disegnato con dentelli nell’intradosso. Due simmetriche lesene con capitello corinzio e basamento delimitano il perimetro, mentre un acroterio nel colmo risolve l’intersezione. Al centro della composizione della facciata si attesta la finestra circolare suddivisa in sei parti, riccamente ornata all’interno della sua strombatura, mentre in basso il rosso portale ligneo ha mostra in laterizio con sopra una mensola con volute. Le pareti laterali hanno sono in mattoni a vista e presentano in entrambi i lati due simmetriche finestre a tutto sesto, fronti comunque non del tutto visibili per l’aggregazione di corpi che coprono anche la parte posteriore della chiesa nascondendone l’abside.
La chiesa presenta le pareti totalmente intonacate in ocra nel registro inferiore, e decorate sopra la modanatura di colore bianco che corre lungo tutto il permetro, con particolari in gesso di ordine ionico. È evidente una struttura a pareti portanti rafforzata da paraste, con aperture nella prima campata dove si trovano in alto due finestre a tutto sesto con decorazione colorate, e nella controfacciata si posiziona una ruota colorata nelle sue porzioni radiali, a cavallo della trabeazione, in asse con la bussola e affiancata da due nicchie vetrate.
Lo spazio è coperto con una volta a vela, con l’imposta definita da costoloni, ai lati intonacati in grigio e puntuali decorazioni all’interno. Nella seconda campata una più bassa copertura a botte si innesta per coprire il transetto, con al centro la porzione di volta decorata con il disegno di forme geometriche e ai lati similari giochi che si dispongono però attorno ad uno sfondo celeste. Da segnalare che la cappella a sinistra presenta le pareti in basso verdi ed una variazione nella pavimentazione. La terza campata ha forme similari alla prima, senza finestra, mentre la campata più piccola che precede l’abside è coperta da una volta a botte.
STORIA
L’esistenza della parrocchia di San Martino Delfico è attestata dal 1555, conosciuta con il nome di San Martinello, in San Martino Delfico di Perugia, che risulta unita alla parrocchia di San Vittorino in San Vittorino di Perugia. La chiesa di quest’ultima parrocchia venne poi demolita dietro licenza del Vescovo Ferniani e con il materiale recuperato si restaurò la chiesa di San Martino Delfico.
Nelle vicinanze della parrocchia di San Martino vi era la chiesa di San Severo in Vestricciano che dipendeva dalla Commenda di San Luca dell’Ordine Gerosolimitano, unita sin dal 1674, alla parrocchia urbana intitolata a San Luca. Questa vicinanza determinò il consenso del commendatario di San Luca e del vescovo di Perugia, di affidare la cura delle anime al parroco di San Martino Delfico; fatto che fu ufficializzato nel 1779, quando la chiesa di Vestricciano passò in parte sotto la giurisdizione della parrocchia di San Martino Delfico e in parte sotto quella di Santa Maria in Prepo.
A causa delle lesioni strutturali provocate dagli eventi sismici degli ultimi anni la Chiesa di San Martino Delfico è stata dichiarata inagibile dai tecnici comunali incaricati del controllo costruzioni.