Giustino, conosciuto come Giustino martire o Giustino filosofo, è stato un martire cristiano, filosofo e apologeta di lingua greca e latina. A lui si deve anche la più antica descrizione del rito eucaristico. Fu uno dei primi filosofi cristiani, venerato come santo e Padre della Chiesa dai cattolici e dagli ortodossi.

Si narra che la sua conversione sia dovuta ad un evento che accadde nel deserto, in cui si ritirò per meditare. Qui incontrò un vecchio saggio a cui confidò i suoi tormenti e i suoi dubbi, e che gli disse: “Leggi i profeti, leggi il Vangelo, e troverai quello che cerchi”.
Negli anni 131-132 è a Roma ad annunciare il Vangelo agli studiosi pagani. Nel contempo Giustino si batte contro i pregiudizi che l’ignoranza alimenta contro i cristiani. Predicatore e studioso itinerante, Giustino soggiorna in varie città dell’Impero, ma a Roma finisce in carcere come “ateo”, cioè nemico dello Stato e dei suoi culti, ed è decapitato con altri cristiani, sotto l’imperatore Marco Aurelio.
La memoria si celebra il 1° giugno. La Chiesa Cattolica lo venera anche come santo patrono dei filosofi, e il suo emblema è la palma. Le sue reliquie si trovano sotto l’altare maggiore della Collegiata di San Silvestro Papa a Fabrica di Roma.